lunedì 22 dicembre 2008

"Affettività, sentimenti e percorsi di educazione sessuale nelle persone con disabilità - Incontri Possibili”

Avrà inizio il prossimo 15 gennaio 2009 il percorso di sensibilizzazione al diritto alla sessualità per le persone diversamente abili dal titolo "Affettività, sentimenti e percorsi di educazione sessuale nelle persone con disabilità - Incontri Possibili".

L'iniziativa è proposta dalla Cooperativa ASPIC, in collaborazione e con il finanziamento della Provincia di Roma, Assessorato ai Servizi Sociali e per la Famiglia e si rivolge a ragazzi di età compresa tra i 18 e i 25 anni con disabilità fisico e mentale medio lieve, familiari e operatori socio-assistenziali e socio-sanitari dei ragazzi.
Le domande di partecipazione dovranno pervenire entro e non oltre il 9 gennaio 2009.
Gli incontri previsti sono 9 e avranno cadenza settimanale e quindicinale nei giorni di mercoledì e giovedì.

Vi invitiamo a diffondere l'iniziativa alle persone interessate e inviamo in allegato il modulo per la richiesta di partecipazione.

Il Presidente Cooperativa ASPIC
Claudia Montanari


Per informazioni e iscrizioni:

tel. 347.8468667 – 328.8278450
fax: 06.54225060
info@coopaspic.org

mercoledì 3 dicembre 2008

Social card e persone con disabilità

In questi giorni è stata presentata la “Carta acquisti” o “Social Card”, prevista dall’articolo 81 (comma 32 e seguenti) della Legge 133/2008.
La "Carta", nelle intenzioni del Legislatore, dovrebbe sostenere le spese alimentari e per le spese domestiche di luce e gas di alcuni nuclei familiari disagiati.
La Carta verrà concessa solo ai nuclei familiari a bassissimo reddito in cui sia presente un minore di tre anni, e agli anziani con età superiore di 65 anni, pure con un reddito minimo.
La Carta non viene concessa alle persone con disabilità o non autosufficienti, anche se prive di reddito imponibile, di età inferiore ai 65 anni di età.
Le istruzioni ministeriali inoltre, precisano che la Carta viene concessa ai soli cittadini italiani residenti in Italia.

È stato attivato anche un numero verde: 800.666.888.

Articolo completo di Carlo Giacobini su Handylex

Per approfondimenti si rimanda alle pagine di dossier sul sito del Governo Italiano.

martedì 2 dicembre 2008

Disabili: no del Vaticano alla Convenzione ONU

La Santa Sede non aderisce al documento delle Nazioni Unite entrato in vigore a maggio perchè, spiega "Manca un esplicito divieto alla pratica all'aborto".

Dopo gli omosessuali, I disabili. E’ polemica dopo la decisione del Vaticano di non firmare la Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità, entrata in vigore l'8 maggio scorso. La Santa Sede aveva gia' annunciato il proprio rifiuto, ma è stato confermato alla vigilia della giornata internazionale delle persone con disabilità, promossa dalle Nazioni Unite sul tema "Dignità e giustizia per tutti noi".
La Convenzione Onu sui diritti dei disabili è il primo trattato sui diritti umani del Terzo Millennio: il Vaticano ha partecipato attivamente ai lavori per la stesura del testo, durati cinque anni ma, alla conclusione, si e' rifiutata di firmarlo perché il documento non ha inserito un divieto esplicito nei confronti dell'aborto.
La convenzione Onu sui diritti dei disabili, circa 650 milioni nel mondo, è stata approvata dall'assemblea generale dell'Onu nel 2006. Il Vaticano ritiene infatti "tragico che una imperfezione del feto possa essere una condizione per praticare l'aborto", come riconosce una Convenzione il cui obiettivo è "proteggere le persone con disabilità da tutte le discriminazioni riguardo all'esercizio dei loro diritti". L'articolo 10 della Convenzione, però, prevede espressamente il diritto alla vita per le persone disabili ed impegna gli Stati a mettere in atto le misure perché questo accada.

La Convenzione, con i suoi 50 articoli, elabora in dettaglio i diritti delle persone con disabilità. Si occupa, tra l'altro, di diritti civili e politici, accessibilità, partecipazione, diritto all'educazione, alla salute, al lavoro e alla protezione sociale. E soprattutto, la Convenzione riconosce che un cambiamento di atteggiamento nella società è indispensabile per consentire alle persone con disabilità di raggiungere la piena eguaglianza.

I dubbi del Vaticano erano emersi a febbraio, quando la Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap, aveva denunciato il rifiuto del Vaticano di non firmare il documento come una scelta che rischiava di avere 'pesanti riflessi' sul processo di ratifica in molti Paesi del mondo. Era stato sempre monsignor Celestino Migliore, osservatore permanente della Santa Sede presso l'Onu, a spiegare il perchè.

[Fonte: Disabili.com]
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